Come tutte le articolazioni, anche il gomito può essere soggetto a traumi e tra le più comuni affezioni dolorose ci sono:
EPICONDILITE: nota anche come ‘gomito del tennista’, è un’infiammazione che deriva dalla sollecitazione ripetuta dei tendini che consentono ai muscoli di estendere le dita della mano e il polso. Il dolore interessa la parte esterna del gomito e si accentua quando il paziente cerca di afferrare un oggetto con la mano.
EPITROCLEITE: o ‘gomito del golfista’, presenta dolore nella parte interna dell’avambraccio e riguarda chi compie movimenti ripetitivi, soprattutto di tipo rotatorio.
ARTRITE REUMATOIDE: generalmente il paziente riporta dolore all’avambraccio e formicolio al 4’ e 5’ dito della mano, poichè il nervo ulnare potrebbe essere compreso dalla struttura ossea del gomito.
Tra le altre cause ci possono essere l’artrosi, la borsite, l’ernia del disco, la tendinite o la tenosinovite.
Quando parliamo di sportivi, ci riferiamo non solo alla categoria degli agonisti ma includiamo anche tutti quei soggetti che quotidianamente o per più volte a settimana, praticano dell’attività sportiva.
In tutti questi soggetti, anche nel “runner della domenica” o “il calciatore del lunedì sera”, un’ottima performance sportiva è ciò a cui mirano.
Per performance sportiva intendiamo quindi la prestazione che ogni singolo è in grado di effettuare durante ogni allenamento, gara o partita.
Come ci sentiamo e comportiamo però quando si presenta un dolore muscolare? Sappiamo per certo che chiedere uno stop dall’attività risulta molto difficile, in primis per un agonista, sia perché è fondamentale dare continuità agli allenamenti, sia perché ci sentiamo spesso imbattibili e lo affrontiamo pensando “tra un po’ passa”, oltre che essere un momento di benessere psichico.
Quasi sempre continuiamo quindi imperterriti la nostra attività senza prevenire, oppure prendiamo un antidolorifico al fine di sopperire lo stimolo del dolore e poter continuare nella nostra quotidianità. Ma lo stress a cui è sottoposta la nostra muscolatura e il nostro corpo, è realmente finito?
Ebbene no.
Data la sempre più ampia diffusione delle attività sportive in tutte le fasce d’età, la prevenzione dovrebbe rispecchiare la stessa importanza che prende un allenamento. Questo servirebbe a migliorare la performance ma soprattutto, punto da non sottovalutare, a prevenire le cosiddette “patologie sportive” che avvengono a carico e discapito di muscoli, tendini ed articolazioni.
Con un trattamento di massoterapia, che comprende svariate tecniche manuali, è possibile quindi accelerare i processi autoriparativi del corpo a livello muscolo- scheletrico, mantenere una buona elasticità muscolare e fluidità di movimento.
Dal trattamento ne trarrà giovamento quindi tutto il corpo permettendo anche un miglioramento dello stato psichico. sotto tutti gli aspetti, a livello sportivo, sarà quindi agevolato al fine di ottenere un’ideale performance sportiva.
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Sarà capitato a tutti di sentire qualche amico lamentarsi di avere male alla cervicale, ma sappiamo di preciso che tipo di dolore sia e da che cosa sia provocato?!
Per dolore cervicale o ‘cervicalgia’ si intende un dolore che insorge all’altezza delle vertebre cervicali, ossia le sette ossa brevi che compongono il tratto della colonna vertebrale più vicino alla testa e che ne permettono i movimenti.
Questo dolore spesso si irradia alle spalle e talvolta anche alle braccia, rendendo difficoltose anche le attività più basilari.
Quali sono le principali cause?
Il dolore cervicale cronico dipende essenzialmente dall’assunzione di posture scorrette, colpi di freddo o stress. La variante acuta è invece correlata a traumi cervicali più seri quali: colpi di frusta, ernia cervicale, ipercifosi dorsale, ipercifosi lombare, osteofiti, spondilosi e sport di potenza con sovraccarichi.
Per poter vedere miglioramenti è consigliabile indossare un collare cervicale morbido per tutelare il rachide cervicale; dormire la notte appoggiando il capo su un cuscino ortopedico specifico; assumere e mantenere una postura corretta e ovviamente sottoporsi a sedute di Osteopatia mirate per alleviare il dolore.
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Di cosa si tratta?
È un sintomo algico riferito alla parte posteriore del torace, nel tratto centrale della schiena o tra le scapole ed è meno frequente del dolore lombare, ma nonostante questo non meno fastidioso e vincolante per chi ne soffre.
Quali sono le cause principali?
Nella maggior parte dei casi, la sensazione dolorosa origina dalle strutture muscolo-scheletriche del rachide e dipende da piccole alterazioni a carico di muscoli, legamenti, articolazioni e dischi intervertebrali.
Se il dolore è cronico, molto probabilmente è provocato dal mantenimento prolungato e abituale di posture scorrette, artrosi della colonna dorsale, scoliosi e osteoporosi.
Come risolverlo?
La prima cosa da fare in caso di dolore dorsale è evitare di fare sforzi e sarebbe bene rivolgersi ad uno specialista per poter capire le cause che stanno alla base dell’insorgenza del dolore, in modo da poter pianificare il trattamento più adeguato ed efficace.
Nessuno dovrebbe mai convivere con il proprio dolore!
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